Differenze sessuali nel rischio di fibrillazione atriale: VITAL Rhythm Study
Le donne hanno una minore incidenza di fibrillazione atriale rispetto agli uomini in diversi studi, ma non è chiaro se questa differenza di sesso sia indipendente dalle differenze di sesso nelle malattie cardiovascolari ( CVD ) prevalenti, nelle dimensioni corporee e in altri fattori di rischio.
Sono state esaminate le differenze di sesso nell'incidenza di fibrillazione atriale e si è determinato se i fattori di rischio di fibrillazione atriale differissero per sesso in una coorte contemporanea di uomini e donne senza malattia cardiovascolare prevalente.
È stata condotta un'analisi prospettica di coorte all'interno del VITAL ( Vitamin D and Omega-3 Trial ) Rhythm Study, uno studio randomizzato che ha esaminato l'effetto dell'integrazione di Vitamina-D e di Acidi grassi Omega-3 sulla fibrillazione atriale incidente tra gli uomini di 50 anni o più e donne di età pari o superiore a 55 anni senza una precedente storia di fibrillazione atriale prevalente, malattia cardiovascolare o cancro al basale.
I dati sono stati analizzati nel periodo 2020-2021.
Sono stati considerati sesso, altezza, peso, indice di massa corporea ( BMI ), superficie corporea ( BSA ) e altri fattori di rischio di fibrillazione atriale all'arruolamento nello studio.
L’esito principale era la fibrillazione atriale confermata dalla revisione della cartella clinica.
In totale 25.119 individui ( età media 67.0 anni; 12.757 donne, 51% ) sono stati inclusi in questo studio.
In un follow-up mediano di 5.3 anni, si sono verificati 900 eventi di fibrillazione atriale incidente confermati tra 12.362 uomini ( 495 eventi, 4.0% ) e 12.757 donne ( 405 eventi, 3.2% ).
Dopo l'aggiustamento per l'età e l'assegnazione del trattamento, le donne sono state a minore rischio di fibrillazione atriale incidente rispetto agli uomini ( hazard ratio, HR=0.68; P minore di 0.001 ).
L'associazione inversa tra sesso femminile e fibrillazione atriale è rimasta dopo aggiustamento per etnia, fumo, assunzione di alcol, ipertensione, diabete ( tipo 1, tipo 2, gestazionale ), malattie della tiroide, esercizio fisico e indice di massa corporea ( HR=0.73; P minore di 0.001 ).
Tuttavia, il sesso femminile è risultato positivamente associato alla fibrillazione atriale quando altezza ( HR=1.39; P=0.001 ), altezza e peso ( HR=1.49; P minore di 0.001 ), o BSA ( HR=1.25; P=0.009 ) sono stati sostituiti all'indice BMI nel modello multivariato.
Nei modelli stratificati, le associazioni dei fattori di rischio con la fibrillazione atriale incidente sono stati simili per donne e uomini.
In questo studio di coorte, i risultati hanno indicato che dopo il controllo per altezza e/o dimensione corporea, le donne senza malattia cardiovascolare al basale erano a più alto rischio di fibrillazione atriale rispetto agli uomini, suggerendo che le differenze di sesso nella dimensione corporea spiegano gran parte dell'associazione protettiva tra sesso femminile e fibrillazione atriale.
Questi dati sottolineano l'importanza della prevenzione della fibrillazione atriale nelle donne. ( Xagena2022 )
Siddiqi HK et al, JAMA Cardiol 2022; 7: 1027-1035
Cardio2022
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Progressione della fibrillazione atriale dopo crioablazione o terapia farmacologica
La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...
Associazioni della dose di Apixaban con esiti di sicurezza ed efficacia nei pazienti con fibrillazione atriale e grave malattia renale cronica
Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...
Ablazione transcatetere nell'insufficienza cardiaca allo stadio terminale con fibrillazione atriale
Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...
Sicurezza ed efficacia dell'ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale: esiti a un anno dal registro MANIFEST-PF
L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Ablazione a campo pulsato o termica convenzionale per la fibrillazione atriale parossistica
L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...